Istallazioni – Serie alluvioni – 2014/17

I feritori – 2014

Pubblicata da Città dell’Arte di Biella, Rebirth-day di Michelangelo Pistoletto. Esposta presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. I feritori è il primo approccio alla Serie Alluvioni. Parete nera. 7 volti di fango su carta. 7 barattoli su una tavola alluvionata di cui 6 pieni che mostrano sui loro tappi la fotografia della zona più colpita nel singolo episodio: 1953, 1970, 1992, 2011 e le due nel 2014. Al loro interno, in bianco, i nomi delle decine di vittime che sono rimaste imprigionate all’interno del fango. La tavola riporta le date a cui si riferiscono i barattoli. In ultimo un barattolo vuoto chiede riscatto col suo tappo verde di speranza, proiezione di un futuro guarito dalle sue ferite che può vantare di non riempirsi né di nomi né di fango. Persino la luce viene da destra illuminando il futuro e lasciando il passato nel buio. Il titolo I feritori è un richiamo al nome originario del fiume Bisagno, la scelta del plurale sottolinea come ogni fiume possa trasformarsi anch’esso in un “portatore di ferita”.

Fotografia dalla Performance per il Rebirth-day 2014. Le Ambasciate del Terzo Paradiso, 2016. “La mostra intende raccontare, attraverso installazioni fotografiche, i progetti che le Ambasciate del Terzo Paradiso hanno realizzato negli ultimi dodici mesi. Gli ambasciatori sono stati in grado di creare opportunità per coinvolgere i cittadini e le comunità locali negli interventi che sono stati realizzati nei territori di competenza di ciascuna Ambasciata per incrementare la sensibilizzazione a tematiche quali il rispetto dell’ambiente, la sostenibilità energetica e il corretto uso delle risorse. 


Trent’anni di memoria – 2017

Questa istallazione, nata per essere collocata accanto all’istallazione I feritori, è in memoria del 30° anniversario dall’alluvione in Valtellina. Riprendendo l’estetica ed il concetto della prima istallazione, quest’opera è composta da un legno alluvionato con riportata la data 1987. Un vaso colmo d’acqua dell’Adda (fiume che ha causato la strage) è collocato su di essa e riporta il numero in lettere 53 delle vittime causate. Appese, due riflessioni sulla limpidezza di quell’acqua che un tempo fu fango. Seppur il foglio di sinistra sia limpido e pulito, quello di destra invece è stato bruciato ad indicare quanto viva nella memoria il ricordo di danni e vittime di quell’episodio. Cenere, o meglio polvere, è infatti ciò che ne è rimasto nonché ciò che rifodera il tappo stesso del vaso.

Gloria Veronica Lavagnini - Alserio - con istallazioni - bassa risoluzione

Sotto: Testo Critico di Silvano Valentini. Foto dell’istallazione singola.  Poesia di Antonella Tagliabue. Alserio, 2017.

Punto Stampa 6 febbraio 2017 - CopiaTrent'anni di memoria - Gloria Veronica Lavagnini - 2017Antonella Tagliabue - poesia dedicata a Gloria Veronica Lavagnini - Serie Alluvione - Alserio 2017 (1)